"Alla fine si scrive anche per questo: abbracciare e animare l’invisibile per rendere più sopportabile l’esistente."

Ti manca la nebbia di mare

Un’artista all’ultimo colore lasciò la tela riposare in una sera d’improvvisa frenesia. Nelle gambe sentiva il passo della fuga, tra le mani un tremore di stanchezza, in petto il pugno dell’inappagamento. Abbandonò sul cavalletto...

Il Messia in lavanderia

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Nel portare i panni sporchi in lavanderia, il Messia rinunciò al discorso della Montagna. Non era un periodo di buona luce: tanti i conflitti che gli giravano dentro, troppi i templi da far saltare,...

Quando una mattina ti rubano l’autostima

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Pronto per un’impresa che smuoveva montagne, s’accorse ad alba avvenuta che s’erano rubati l’autostima. Un rumore dalla strada lo svegliò all’improvviso e alla finestra seguì impotente la manovra di uno spettro seduto nel suo...

Biografia dell’ultimo cartaceo

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In una mattina impaginata dalla pioggia, Colofone nacque nel sottoscala di una libreria. Il pianto inaugurale s’alzò nel puzzo della muffa tra le copie invendute dei Canti Orfici e una pila pericolante del Grande...

Mary Poppins per “adulti accompagnati”

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Il sentimento del giorno è per Mary Poppins. Nel vento d’un cielo svanito, la bambinaia cult atterrò nella mia vita un pomeriggio piovoso, dopo aver sorvolato i tetti londinesi con il suo ombrello di...

Il bar delle colpe altrui

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Si ritrovò seduta in un bar senza barista, faccia a faccia con quella parte di sé senza colpe. I finestroni del locale consegnavano lo scenario metropolitano: passaggio di auto, un semaforo cadente, assenza di...

Souvenir dalla Napoli in fermento

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Di passaggio a Napoli, un amico con gli anni contati, che soggiorna in una villa con le fondamenta nella spuma di Posillipo, si è sperticato in mielate per l’incanto della città. Lo ha fatto...

San Valentino, lettera al Pirata

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Te ne ho scritte di lettere, adorabile Pirata, quando ti fulminarono nel 1999 in una mattina balorda a Madonna di Campiglio, uccidendoti già allora, a Giro d’Italia stravinto, con la violenza dei mediocri in...

Nelle retrovie del tripudio

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Gli chiesero, dopo l’ennesima impresa, perché mostrava misera contentezza, mentre altri cedevano al giubilo, persi negli sfrenati cortei. Seduto sotto un albero superbo, con gli occhi usciti dalla battaglia, lasciò ai pochi soldati, fuori...

Blanco dichiara guerra ai fiori

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S’è fatta una gran cagnara sulla presenza di Zelensky a Sanremo e poi la guerra l’ha portata un piccolo cantante, caruccio e florescente, già vincitore dell’ammiraglia canora della Rai nei secoli dei secoli. Per...

La domenica del rimorso

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All’arrivo sul ponte, lo scenario domenicale consegnava, oltre a un furore di telecamere e a una macchia di curiosi, una sagoma troppo avanti nel cielo. La novità di un rimorso, pronto a uccidersi per...

La biblioteca del pensiero fritto

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Educato alla vista lunga e al rigore del tagliar corto, si ritrovò in una riunione di intimisti, cresciuti nell’oro e nel ristoro senza fondo. L’argomento sul trono, tirato in ballo dopo una degustazione di...

Comprarsi un giorno adolescente

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Tramortito da un discorso adulto, con gli occhi degli altri proiettati nel calcolo delle probabilità e nel ragionamento sui rischi, decise di lasciare il tavolo. Non gli serviva più uno specchio per sapere davvero...

L’alieno Cafka sul trono del reddito

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Mi chiamano Cafka, con la “C” di Caf, che sta per Centro Assistenza Fiscale, e non con la “K” dei centri okkupati e del deprimente Kafka, anche se con lo scrittore dello scarafaggio ho...

La rarità del tutto resta

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Tutto passa gli dicevano ogni volta che arrancava in una salita bastarda o si fermava al bivio della resa. Quel tutto passa non gli era mai piaciuta come espressione. Preferiva la rarità del tutto...

La solitudine è un risultato esatto

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Capitano giorni in cui il calcolo salta, la ragione è sepolta, il senso di tutto è legato stretto a un palo infame. I conti non tornano e sarà così fino a che il buio...

Rino Gaetano, Rino Faringeo

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Stamattina, in attesa di un ipotetico Buzzati, mentre con lo zucchero di canna addolcivo un caffè bruciato, al tavolino di un bar dei Tartari in una spettrale piazza Amedeo, nel seguire l’andamento diligente di...

A proposito di Max

Sono Max De Francesco, puoi chiamarmi anche Massi. Scrittore, giornalista, editore, bardo. Raccomandato dalle idee, recupero sogni e mi difendo creando. Non ho mai smesso di prendere lezioni di atterraggio.

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